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Scrivo per te, mia amata
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Scrivo per te, mia amata 1. Scrivo per te, mia amata. Io ti scrivo dal futuro che non abbiamo avuto, guardo il mare, la tua torre, il tempo, l'isolotto, i monti che a raggiera calano nelle acque con le loro molli gobbe preistoriche e nulla è cambiato, è tutto fermo lì, ogni scaglia di quel drago silente brilla e si staglia al vento netta in cielo, ma la strapazza il mare, ed ogni pietra ne trae sollievo prima di affrontare una giornata asciutta e disperata. Ah, se sapessi scrivere l'assenza io piccolo e sfrontato ti darei nuovamente la vita per toccarti un poco con la punta delle dita. * Scrivo ancora per te 1. Scrivo ancora per te mia amata, scrivo se apro una finestra e vedo fuori la nebbia che si leva all'orizzonte, ha un colore più tenue dove l'aria va nel mondo dell'acqua: lì nel taglio morivano balene e nei sargassi le navi, ora la nebbia li raccoglie e forse li consola i marinai del passato, le loro avventure, i corpi al mare e il sangue sulle vele, lo scòrbuto e il silenzio, i grandi spazi senza gabbiani e senza più la pesca miracolosa, solo vecchi scafi rugginosi tra i rovi del costone, e non so più se è il vento o quel mare se limaccioso, sabbie, pietre, spiagge o profondo e roccioso, nero, se è il vento che apre tutte le scogliere e batte quelle carene d'assi e d'animali o le addormenta e liscia, il vento oggi non è violento e ancora vedo fuori il piccolo paese medievale o, fra i rovi, la spiaggia con le barche e un uomo con la testa tra le mani, e una donna, te, cui ancora scrivo. [ Poesie tratte da Scrivo per te, mia amata e altre poesie (1974-2007), Libri Scheiwiller ]
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Franca Alaimo
- 15/04/2013 23:26:00
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Lassenza della donna amata diventa visione che innesta il passato nel paesaggio che, sebbene sottoposto al lavorio del tempo, conserva una stabilità ben diversa rispetto alla struggente friabilità di una creatura umana. E tuttavia anche questultima trova una sua persistenza che imbeve di sé il paesaggio e lo trasfigura. Una polvere doro della memoria ancora legata al sentimento amoroso che continua il suo canto.
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Loredana Savelli
- 15/04/2013 20:06:00
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E una scrittura strepitosa, conquista dai primi versi e lascia estasiati.
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Narda Fattori
- 15/04/2013 15:26:00
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Non conoscevo Manacorda poeta e devo inchinarmi come al Manacorda critico e studioso. La sua poesia , lontana da ogni letterarietà, zampilla con linnocenza di un ragazzo e la misura di un musico . E una poesia contemporanea nei temi e nel dettato, venata da un filo di rimpianto che sempre porta nel suo abbraccio amore. Amata è la donna, la vita, una visione. Amata è la bellezza che si mostra silente e ci regala una ragione per andare verso sera.
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